L’adesione all’azione risarcitoria collettiva nei confronti del cartello delle case costruttrici di autocarri promossa da CNA Fita è stata massiccia a livello nazionale: oltre 1500 imprese per più di 7.000 i camion per un risarcimento di almeno 30 milioni di euro.
“Nella provincia della Spezia sono già 25 le imprese aderenti per un totale di 150 mezzi interessati all’azione risarcitoria, – spiegano Giuliana Vatteroni e Raffaella Bicci di CNA FITA La Spezia – un numero che può ancora aumentare, visto che ultimamente ci sono state tante richieste d’informazioni e si può aderire sino al 31 gennaio 2017.”
“Sono interessati all’azione collettiva tutti coloro che hanno acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine un camion di medie o grandi dimensioni (oltre le 6 tonnellate), immatricolato tra il 1997 e il 2011, delle seguenti marche: DAF, Mercedes, Iveco, MAN, Volvo, Renault Truck e Scania. – Aggiungono Vatteroni e Bicci – Verificato che queste case produttrici di autocarri hanno fatto “cartello”, concordando ingiustamente un aumento dei prezzi ai danni dei loro clienti finali, CNA Fita si è resa promotrice di un’azione legale collettiva al fine di far risarcire tutti gli associati coinvolti.
Il risarcimento richiesto si aggira intorno al 20% del prezzo del camion.”
“Si tratta, perlopiù, di autotrasportatori ma hanno aderito anche molte imprese che operano nell’ambito dell’edilizia e dell’impiantistica che, nel periodo di vigenza del cartello, hanno acquistato gli autocarri.” concludono le referenti di CNA Fita La Spezia.