Il Piano nazionale di ripresa e resilienza include, tra gli altri, interventi volti ad incrementare il livello di interesse del sistema culturale e il turismo italiano attraverso la modernizzazione delle infrastrutture, materiali e immateriali.
Per raggiungere questo obiettivo, il Pnrr intende mettere in campo azioni che interessano la digitalizzazione, la tutela del patrimonio culturale, la recovery art, il potenziamento dell’industria cinematografica e la rivalutazione dei borghi e l’edilizia rurale. Le risorse impegnate per il raggiungimento di queste azioni ammontano a 6,68 miliardi di euro da destinare ai settori del turismo e della cultura.
Un’occasione unica che CNA Ascoli Piceno intende utilizzare per valorizzare il patrimonio turistico e culturale del territorio. “Nella nostra comunicazione al ministro come Associazione abbiamo messo l’accento sul concetto di territorio integrato – afferma la presidente della Cna territoriale, Arianna Trillini – Come tanti territori italiani il Piceno non è da meno riguardo a un’integrazione fra mare, collina, montagna, borghi e città d’arte. Questo è il nostro valore aggiunto che chiediamo sia sostenuto e valorizzato per un’autentica e duratura ripartenza“.
“Siamo promotori di un territorio sinergico e unitario che sia in grado di proporre un’offerta di turismo e di artigianato a tutto campo” aggiunge il direttore di CNA Ascoli Piceno, Francesco Balloni.
Secondo CNA Ascoli Piceno, per recuperare i mercati turistici, soprattutto quelli internazionali, rallentati o addirittura interrotti a seguito dell’emergenza pandemica, è necessario mettere in campo una fase di governance permanente del turismo, attraverso tavoli istituzionali che possano monitorare tutte le fasi del processo di ripartenza e di rilancio del turismo. Fondamentale sarà la condivisione con le imprese delle strategie e la messa in pratica delle azioni e delle misure necessarie, anche in ambito europeo ed internazionale, in modo da cogliere obiettivi irrinunciabili nel segno dell’innovazione, dell’integrazione e dell’aumento della competitività e della specializzazione del sistema turistico del territorio.
Una fase di governance che dovrà essere in grado di guidare e realizzare la corrispondenza dell’offerta turistica alle nuove caratteristiche della domanda che si sta caratterizzando dopo l’emergenza pandemica e che decida, insieme alle imprese, le strategie per attuare la massima competitività e della specializzazione del sistema turistico.