Le 10 proposte della CNA per un fisco migliore orientato alle piccole imprese, avanzate lo scorso 4 maggio 2016 nell’ambito della presentazione del III rapporto sulla tassazione delle piccole imprese “Comune che vai fisco che trovi”, sono state fatte proprie da una interrogazione parlamentare presentata dall’ On. Andrea Maestri con altri 4 deputati appartenenti al gruppo misto (BRIGNONE, CIVATI, MATARRELLI e PASTORINO). L’interrogazione n. 4/13370), in particolare, riprende il rapporto la dove si sostiene che “per la CNA è possibile migliorare il sistema tributario per le PMI, operando su tre indirizzi precisi:
- una più consistente riduzione della pressione fiscale;
- invertire la tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli;
- l’uso intelligente della leva fiscale per aumentare la domanda interna
per poi dettagliare le dieci proposte della CNA avanzate a tal fine, ossia:
- rendere l’Imu sugli immobili strumentali completamente deducibile dal reddito d’impresa;
- utilizzare le risorse provenienti dalla spending review e dalla lotta all’evasione per ridurre la tas1sazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo;
- introdurre una misura premiale che riduca l’imposizione sul reddito incrementale rispetto al reddito “ideale” stimato dagli studi di settore;
- definire il concetto di autonoma organizzazione ai fini del non assoggettamento all’Irap;
- introdurre l’Iri (Imposta sul reddito delle imprese) per consentire alle imprese personali di allineare l’imposizione sui redditi re-investiti in azienda a quella applicata alle società di capitali;
- redistribuire il gettito derivante dalla tassazione sugli immobili adeguando i valori catastali ai valori commerciali;
- trasformare le detrazioni relative a spese per lavori edili in crediti d’imposta cedibili agli intermediari finanziari;
- introdurre il principio di cassa nella determinazione del reddito delle imprese personali in regime di contabilità semplificata;
- eliminare lo split payment e ridurre la ritenuta sui bonifici, relativi a spese per le quali sono riconosciute le detrazioni fiscali, dall’8 perlomeno al 4 per cento, come in precedenza; evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica B2B,
- agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti.
L’interrogante conclude “chiedendo al Governo se non ritenga opportuno valutare con attenzione le proposte avanzate dalla CNA per riformare il sistema tributario così da ridurre la pressione fiscale e rilanciare il settore dell’artigianato e della piccola e media impresa.”