Occorre sostenere con fiducia gli operatori turistici abruzzesi impegnati in questa difficile fase, evitando allarmismi pericolosi, rafforzando le misure di sicurezza all’interno delle strutture ricettive, e potenziando fortemente l’attività di vaccinazione dei vacanzieri presenti in Abruzzo. E’ l’appello lanciato da CNA Turismo Abruzzo, che per bocca del coordinatore regionale Gabriele Marchese, sottolinea in un momento decisivo per il buon andamento della stagione estiva lo stato di preoccupazione degli operatori associati.
“Da una rapida indagine compiuta in questi giorni tra i diversi operatori che associamo: un mondo che va dagli hotel alle altre strutture ricettive, passando per gli accompagnatori turistici specializzati nella vacanza attiva – spiega Marchese- emerge da una parte una buona tenuta nel mese di luglio delle presenze, soprattutto per quel che riguarda gli italiani, con numeri sostanzialmente simili a quelli dell’estate 2019, nel contempo affiorano, però, preoccupazioni collegate al clima di allarmismo legato alla diffusione della cosiddetta ‘variante indiana’, con telefonate di chiarimento e richieste di spiegazione da parte dei clienti”.
“In questa sede – aggiunge Marchese– vogliamo ribadire con forza il nostro invito a non alimentare allarmismi, ma nello stesso tempo a rafforzare e potenziare tutti gli strumenti di tutela della salute adottati dai professionisti del settore”.
CNA Turismo Abruzzo ritiene indispensabile prevedere il rafforzamento del ruolo delle istituzioni pubbliche, Regione e Asl in testa, per favorire il regolare andamento della stagione: “Sarebbe auspicabile da parte della Regione avviare una campagna comunicativa, invitando i turisti a venire in Abruzzo in tranquillità, e rafforzare, inoltre, la campagna di vaccinazione nelle diverse località turistiche degli ospiti, che come documentato dal responsabile della campagna di vaccinazione, Maurizio Brucchi, ha garantito migliaia di dosi erogate nelle località costiere attraverso un camper mobile. Attività valida da potenziare e rafforzare, magari estendendola alle località dell’interno e della montagna”.
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