“Una valanga di consensi. Oltre 1600 adesioni su 8200 Centri di revisione attivi in Italia ottenute in pochi giorni dalla petizione che abbiamo lanciato per sensibilizzare le Istituzioni sui problemi gravissimi della categoria. E per ricordare che una revisione a norma di legge salvaguarda prima di tutto gli automobilisti”. Lo afferma Franco Mingozzi, presidente di CNA Autoriparazione.
La petizione rileva che nel 2015 in Italia sono state effettuate 15 milioni di revisioni dalle officine autorizzate per garantire la sicurezza dei veicoli e degli occupanti. “Fare una revisione a norma – si legge nella petizione – significa: rispettare gli standard qualitativi del processo di revisione; garantire operatori qualificati e costantemente aggiornati; garantire locali, attrezzature e tecnologie aggiornati e conformi”.
“Eppure – sottolinea Mingozzi – a fronte degli ingenti investimenti che le officine hanno dovuto sostenere negli ultimi anni, in particolare per adeguare le attrezzature al nuovo sistema informatico, le tariffe sono bloccate da oltre dieci anni e la crescente concorrenza sleale da parte di soggetti irregolari mette a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese. Chiediamo con urgenza, quindi, un immediato adeguamento della tariffa di revisione, che tenga conto anche dei significativi investimenti realizzati, e un sistema di controllo efficiente ed efficace su tutti gli operatori del settore”.
“La petizione, che continua, è solo il primo passo – conclude Mingozzi – sulla strada del riconoscimento delle nostre giuste aspettative. Al più presto la porteremo all’attenzione del ministero delle Infrastrutture, competente sulla materia, per avviare un confronto sulla necessità di riconoscere un equo compenso ai Centri di revisione in regola, dopo i cospicui investimenti fatti senza adeguate contropartite, e di rendere più stringente il sistema dei controlli per avere un reale rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori”.