Le cabine di legno con i buchi che i giovani praticavano di notte per spiare le ragazze. E poi i i bagni pubblici, i costumi in affitto e il pudore di mostrare e guardare. La divisa da bagnina con tanto di grembiule bianco e la diffidenza dei primi vacanzieri verso una donna che faceva un lavoro tradizionalmente da uomo.
La storia di Gioconda Filippetti, detta Tina, decana delle bagnine, è per molti aspetti il resoconto di un’Italia che non c’è più. E’ la storia di una vera e propria istituzione della riviera pesarese: una donna che con coraggio e passione ha allietato per 70 anni le vacanze di almeno quattro generazioni di turisti.
Da sempre iscritta alla CNA, Gioconda Filippetti è stata un punto di riferimento per tutta la categoria dei concessionari di spiaggia. Con la sua determinazione ed esperienza, con il suo modo di fare gentile ma fermo, ha sempre cercato di instaurare un rapporto costruttivo con tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute dal dopoguerra ad oggi cercando sempre con il dialogo di migliorare i servizi e l’offerta turistica del nostro litorale. La ricordiamo a lungo protagonista della battaglia della categoria per la difesa dall’erosione del litorale.
A lei va oggi tutta la riconoscenza della CNA di Pesaro e Urbino e dell’intera categoria dei concessionari di spiaggia non solo per la sua lunga adesione all’associazione ma per tutta una vita spesa al servizio degli altri.
Con il suo sorriso e la sua grande professionalità ha contribuito a dare di Pesaro l’immagine di città accogliente, attraente e gentile. Ecco perché in occasione dei suoi 90 anni la CNA ha deciso di premiarla con una targa ricordo che recita: “A Gioconda Filippetti , Tina, in occasione del suo novantesimo compleanno e per i 70 anni di vita dedicati al mare. Con stima e riconoscenza”.