“Il ruolo di Uni.Co. per l’economia e il credito a favore delle Pmi” era il titolo del convegno che si è svolto a Jesi al quale hanno partecipato Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, CNA e altre associazioni di categoria.
“Vi ringrazio per quello che avete fatto – ha esordito il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – per la sopravvivenza delle imprese messe a dura prova non ultimo dal conflitto Russia-Ucraina. Per la nostra regione le Pmi sono imprescindibili e continueremo a dialogare e a confrontarci con Uni.Co. per far crescere il nostro tessuto imprenditoriale”. Poi la parola è stata presa dal presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini che si è congratulato con Uni.Co. per “essere riuscito a coinvolgere i Confidi di altre regioni e aver dato così un ‘peso’ ed una rappresentanza al centro Italia. Dobbiamo continuare il percorso di condivisione e come Camera di Commercio possiamo contribuire a garantire quell’equilibrio finanziario di cui hanno bisogno le imprese”.
Ad illustrare le prospettive future di Uni.Co. è stato il presidente Maurizio Paradisi: “La nostra mission va oltre le sigle che ci rappresentano. Siamo cresciuti tantissimo in questi anni, abbiamo affrontato venti contrari, la pandemia ed ora il conflitto Ucraina-Russia, ma dal primo luglio rappresenteremo 65.000 imprese socie e questo significa che abbiamo lavorato bene prima e stiamo lavorando bene oggi, tutti insieme. Dobbiamo ringraziare la Regione Marche per le azioni messe in campo – come, ad esempio, la Legge 13 e il bando per la capitalizzazione-, e le associazioni che sostengono i Confidi perché sono la nostra bussola. Con le fusioni dei soggetti di Umbria Abruzzo Molise, UniCo con 65mila soci è il più grande Confidi dal centro al sud, isole comprese.
Il segretario di CNA Marche Otello Gregorini ha evidenziato: “Uni.Co. rappresenta il passaggio dal particolare al generale. La sfida non è più quella di un territorio regionale ma è più ampia e guarda ad altre regioni. Il connubio tra Uni.Co. e le associazioni è stringente ed ha portato Uni.Co. ad essere non uno strumento, ma lo strumento. Ad affiancare il confidi c’è la Regione che aiuta a scaricare a terra le azioni messe in campo”.
Obbiettivi e numeri di Uni.Co. sono stati illustrati dal direttore generale Paolo Mariani: “Abbiamo cercato di adottare una struttura organizzativa volta a recepire le innovazioni del mercato, incentivato le attività di consulenza, raggiunto gli obiettivi e consolidato i risultati. Lo abbiamo fatto grazie alla Legge 13, Legge 20/2003, le 47/2020 e il fondo per la capitalizzazione. Questo grazie anche alla collaborazione con la Regione Marche, all’Università Politecnica delle Marche, all’Istao. La strategia è stata anche quella di guardare al di fuori delle Marche, arrivare prima in Umbria e poi in Abruzzo e Molise. Perché aggregare il mondo dei Confidi è fondamentale, solo una struttura importante può intercettare al meglio il mercato. Dal 2006 ad oggi i finanziamenti erogati sono stati 60.554, questi hanno generato 2,7 miliardi di finanziamenti bancari e 84 milioni di finanziamenti pubblici. Quest’anno, fino ad oggi, abbiamo deliberato volumi per 71,5 milioni di euro, l’obiettivo del piano industriale per il 2022 è di 155 milioni euro, impiegando 130 dipendenti in 7 sedi differenti”.