Sono uscite in questi giorni le graduatorie del bando regionale (Legge 27/2009) che eroga contributi per le imprese del commercio.

“Per i comuni sopra i 5.000 abitanti – precisa Andrea Riccardi, segretario della Cna di Ancona – sono state ammesse solamente 61 domande su 336 richieste di contributo (in termini percentuali il 18,15%) e, in particolare, per la città di Ancona rientrano nella graduatoria delle imprese ammesse solo 3 commercianti. Il nostro capoluogo, come le altre grandi città, è penalizzato per il fatto che, a parità di punteggio, per l’ammissione viene utilizzato come parametro il rapporto tra investimento e numero di abitanti. Se focalizziamo l’attenzione sulla provincia di Ancona, notiamo invece che 18 tra le 61 domande ammesse a contributo rientrano nel territorio provinciale (in termini percentuali il 29,57%). Per il bando sotto i 5.000 abitanti, le domande ammesse sono 16 su 57 (il 28,07%) e nella provincia di Ancona otterranno il contributo solamente 4 commercianti, che provengono da Sirolo, Ostra Vetere e Offagna”.

Dall’analisi emerge che nei Comuni più piccoli della provincia di Ancona sono poche le imprese commerciali ad avere investito.

“Facendo un riepilogo – spiega Alessandro Righi dia Fidimpresa Marche – e togliendo la distinzione dei comuni da sopra a sotto i 5.000 abitanti, su 393 domande arrivate alla Regione, solo il 19,59% ha ottenuto il contributo, mentre il restante 80,41%, nonostante punteggi alti, è rimasto escluso dalla graduatoria”.

Secondo la Cna di Ancona, oltre ad aumentare i fondi destinati al commercio, si dovrebbe riservare un trattamento speciale ai comuni più grandi, come il capoluogo di regione e assegnare un punteggio maggiore alle imprese che si trovano nei centri cittadini, visto che esistono realtà comunali, come a Falconara Marittima, dove il maggior numero di imprese si concentra nei centri cittadini e non nei centri storici.

Nei primi nove mesi dell’anno nella provincia di Ancona hanno chiuso 277 attività di commercio al dettaglio – prosegue Riccardi – e l’auspicio è che nel 2016 si individuino soluzioni per sostenere gli imprenditori in difficoltà, si riduca la tassazione locale, si migliori l’accesso al credito e si prevedano maggiori risorse per chi investe nella valorizzazione e riqualificazione dell’attività e per chi assume nuovo personale”.

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