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Vaccarino: “Condividiamo gli obiettivi di contrasto, ma vanno riviste le sanzioni”

“Condividiamo gli obiettivi di contrasto del ddl ai reati ambientali ma va rivisto il sistema sanzionatorio”. Lo ha detto Daniele Vaccarino, presidente della CNA e di Rete Imprese Italia, all’Ansa, nel precisare che ”le piccole imprese, per loro natura, sono le più vicine ai temi ambientali e in linea di massima non sono coinvolte negli ecoreati che vanno puniti senza fare sconti”.

Secondo Vaccarino ”la tutela dell’ambiente va affermata partendo dai valori fondamentali e dai modelli imprenditoriali che caratterizzano la vita di un Paese; ed è proprio sulle piccole imprese artigiane e del terziario che in Italia si gioca e si giocherà sempre di più in futuro, questa partita strategica, nella quale va riconosciuto ed esaltato, il ruolo dell’associazionismo”.

Secondo Rete Imprese è da rivedere, invece, il sistema sanzionatorio della normativa ambientale, che disattende la richiesta europea di sanzioni efficaci, proporzionali e dissuasive. ”C’è il rischio concreto di infliggere sanzioni pesantissime a imprese che hanno compiuto solo errori formali – conclude il presidente – e lasciare impuniti gli autori di illeciti realmente gravi”.

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