“Passare dall’io al noi”. E’ l’appello lanciato da Daniele Vaccarino, Presidente nazionale della CNA, agli oltre 550 pensionati riuniti al Green Village di Sibari per la XX Festa Nazionale Cna Pensionati.
Una raccomandazione raccolta da chi ieri sera ha partecipato al meeting “La relazionalità nella terza età” e un invito alle associazioni stesse: CNA e CNA Pensionati che oggi più che mai, dopo oltre 8 anni di crisi economica, le grandi trasformazioni connesse alla rivoluzione digitale e alla globalizzazione, vivono la necessità di mettersi in discussione e cambiare pelle.
“Voi pensionati della CNA – è stato l’appello di Vaccarino – avete un ruolo fondamentale: trasmettere i grandi valori dell’artigianato e i saperi che avete accumulato nella vita. I giovani devono tornare a pensare che l’idraulico o il falegname non siano lavori di seri B. Anzi. Con le innovazioni oggi a disposizione possono diventare, invece, una grande occasione di realizzazione personale e una vittoria collettiva del ‘Noi’ per rimettere in moto l’economia del paese”.
E proprio questo tema, la relazione in senso personale e collettivo dentro l’esperienza associativa, è stato al centro dell’incontro di ieri animato da Giancarlo Pallanti e Beatrice Tragni, Presidente e Segretario Nazionale Cna Pensionati, Chiara Volpicelli psicologa e Melania Volpicelli, operatrice shiatsu, alla presenza di Giovanni Papasso, sindaco di Cassano allo Jonio.
“Quando ci sono momenti di crisi ci si chiude in se stessi – ha spiegato Vaccarino – questo succede alle singole persone ma anche alle grandi associazioni come la nostra. E’ una difesa. Ma le chiusure vanno superate e va affrontato il cambiamento. Ecco perché l’argomento della relazionalità è così importante anche per la Cna”. “In questi anni si è assistito a un allontanamento fra il singolo e i corpi associati: si pensi al cittadino verso i partiti, il lavoratore nei confronti dei sindacati. Vale anche per il rapporto fra imprese e associazioni: dobbiamo assolutamente evitare il rischio di farci percepire lontani dalle necessità e i problemi degli imprenditori”.
Ecco di nuovo il tema delle relazioni, empatiche, costruttive, in grado di apportare beneficio reciproco a chi si mette in gioco. “Le relazioni a livello collettivo hanno apportato in questi anni grandi benefici – ha aggiunto Vaccarino – dal dopoguerra abbiamo avuto 70 anni di crescita continua – seppure con lati e bassi – per di più senza guerre. E’ stato anche merito nostro e delle grandi associazioni come la Cna”.
“Oggi – ha continuato il Presidente – nell’era della connessione ininterrotta, si rischia di pensare di poter fare da soli. E’ l’errore peggiore. Solo stando insieme, in modo armonico e costruttivo, si diventa più forti e si vince. Vale nella vita e vale, se possibile, di più per le imprese e per la Cna”.
“Cambiare pelle si può – ha concluso Vaccarino – dobbiamo diventare una grande associazione che pensa con il ‘Noi’ nella testa: stessi servizi da Palermo ad Aosta, stessi slogan, stessa comunicazione, stessi progetti che consentono alle imprese di essere vincenti in casa e all’estero”.
Il Noi, dunque. Concetto tanto necessario per stare bene e tanto difficile da realizzare in modo davvero efficace. “Per gli anziani – ha detto Giancarlo Pallanti Presidente Cna Pensionati – le relazioni sono importantissime. Si pensi solo alle difficoltà di chi ha un abbassamento dell’udito. Isolarsi, infatti, costituisce un pericolo mortale in una fase della vita ancora bella ma delicata in cui possiamo dare tantissimo”.
Non a caso ieri, nel contesto di una Festa nazionale pensionati che si svolge nello scenario del meraviglioso mare dello Jonio, i pensionati della CNA sono stati chiamati a un incontro al di fuori dagli schemi. Una vera e propria partecipazione esperenziale. Beatrice Tragni, Chiara Volpicelli e Melania Volpicelli, operatrice shiatsu, infatti, hanno chiamato i presenti a mettersi in contatto con il proprio corpo e relazionarsi in modo sensoriale con il proprio vicino tramite esercizi in cui sono stati coinvolti i sensi della vista, del tatto, dell’udito.
“Ascolto, accoglienza, sostegno reciproco, valore collettivo e non solo individuale sono le risorse a cui dobbiamo attingere per essere più sereni e più forti – ha detto Beatrice Tragni – non è mai troppo tardi, e quindi vale più che mai anche per i nostri anziani associati, per dare spazio alla nostra sfera relazionale, capirci, saperci accettare e riuscire a condividere le esperienze con gli altri”
“In questo senso – ha concluso la Tragni – le associazioni come Cna Pensionati possono diventare per l’anziano un luogo di abbraccio e valorizzazione che consente di far vivere di più e meglio quella parte sociale dell’uomo, imprescindibile per il suo equilibrio, che la società moderna ha potenziato solo sulla carta con le nuove tecnologie, e alienato nei fatti proprio con il declino delle forme di aggregazione collettiva”.