“La nostra mobilitazione per l’abolizione del regime IVA dello “split payment” continuerà. Le imprese, ma soprattutto le piccole, sono furiose. Solo chi è costretto a fare i salti mortali ogni giorno per far quadrare i conti con i ritardi nei pagamenti delle fatture da parte dei clienti, compresa la Pubblica Amministrazione, con un rapporto con le banche sicuramente difficile accompagnato da una pressione fiscale da record, può capire questa via crucis”. Lo ha dichiarato il Presidente della CNA, Daniele Vaccarino conversando con i giornalisti.
“Lo split payment – ha proseguito Vaccarino – sta sottraendo, e sottrarrà sempre di più, miliardi di liquidità ai 2 milioni di imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione. Non conosco nessuna impresa in grado di lavorare mentre ogni giorno ti portano via liquidità. Paghi l’Iva ai tuoi fornitori, Iva che potrai beninteso recuperare, ma con l’aggravante dei ritardi nell’erogazione dei rimborsi. Certo, se hai le condizioni, puoi andare in banca e farti finanziare la liquidità sottratta. Ma qui siamo al capolavoro finale: paghi interessi per avere a disposizione nuova liquidità”.
“La CNA continuerà ad insistere per l’eliminazione immediata dello split payment. – ha concluso Vaccarino – La nota ufficiale sulle entrate tributarie da gennaio a novembre 2015, diffusa dal MEF la scorsa settimana, è illuminante. Se a gennaio e febbraio, quando lo split è partito, le risorse drenate erano praticamente zero, solo per il mese di novembre hanno raggiunto i 915 milioni di euro. Una valanga inarrestabile, che nel 2016 diventerà molto più grande. Bisogna fermarla”.