Il via libera della regione Veneto allo stato di emergenza dopo la grandinata record della scorsa settimana sblocca di fatto anche i contributi Ebav previsti per le aziende in caso di calamità naturali.
L’Ente bilaterale dell’artigianato veneto, quindi, da oggi mette a disposizione la linea di sostegno A01, specifica per le attività del territorio che possono documentare i danni subiti dalla propria sede produttiva a seguito della tempesta: previsto un ristoro del 10% dell’importo stimato, con un minimo di 500 e un massimo di 10mila euro.
“Con oltre 80 tipologie diverse di contributo, di cui molte mirate per categoria professionale – commenta Cinzia Fabris, presidente CNA Veneto Ovest – Ebav si conferma fondamentale nel tutelare la salute finanziaria del patrimonio imprenditoriale veneto. Dai sostegni straordinari durante la pandemia o contro il rincaro bollette, ai contributi strutturali per il credito o gli investimenti, è a tutti gli effetti uno strumento strategico nell’assicurare un’efficace pianificazione nella gestione d’impresa, anche di fronte a eventi imprevedibili come quelli legati al maltempo. Certo, le imprese devono imparare a conoscerlo e a sfruttarlo al meglio, perché sono tantissime quelle ancora non iscritte, o peggio ancora quelle iscritte che però non presentano domanda spesso perché non sanno che ne avrebbero diritto”.
La misura interessa le attività artigiane aderenti a Ebav e in regola con i requisiti posti dall’Ente. Per ottenere il sostegno è richiesta una stima dei danni da parte di un perito professionista, il verbale di denuncia alle autorità competenti e una relazione da parte dell’impresa sull’impatto dell’attività produttiva.
La domanda si presenta tramite lo sportello Ebav CNA (Telefono 0444 569 900) entro il 30 settembre 2023.