Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che sarà, a breve, pubblicato in Gazzetta il Decreto relativo al Patent Box che consente alle imprese che svolgono attività di R&S di usufruire di un regime opzionale di esenzione parziale da imposte dirette e Irap dei redditi derivanti dall’utilizzo dei beni immateriali.

Beneficiari sono tutti i soggetti titolari di reddito di impresa. Le attività di R&S, elencate nel decreto, possono essere svolte anche mediante contratti stipulati con università, enti di ricerca e start up innovative. L’opzione può essere esercitata da chi ha diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali.

Nella definizione di bene immateriale rientrano, oltre ai brevetti industriali concessi o in corso di concessione, anche i marchi di impresa, inclusi i marchi collettivi, registrati o in corso di registrazione.

L’opzione è irrevocabile, rinnovabile e ha durata pari a cinque periodi di imposta. L’esenzione crescerà gradualmente, 30% nel 2015, 40% nel 2016, per stabilizzarsi, a regime, al 50%.

Per beneficiare dell’agevolazione deve esserci un collegamento diretto tra le attività di R&S e i beni immateriali. Tale collegamento deve risultare da uno specifico sistema di rilevazione contabile o extracontabile.

Nel caso di utilizzo diretto dei beni immateriali è necessario svolgere la procedura di ruling, che serve per calcolare la quota di reddito agevolabile in accordo con l’Agenzia delle Entrate. Per i casi di utilizzo indiretto dei beni immateriali o di cessione degli stessi tale procedura è opzionale.

L’opzione può essere esercitata a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014. L’attività di R&S può essere svolta non solo nel periodo di imposta agevolabile, ma anche nei periodi precedenti.

Per il testo del decreto clicca qui.

Ulteriori informazioni nella scheda allegata. 

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