122 comuni che hanno registrato danni; 249 zone rosse; 54 municipi inagibili; 795 aziende inagibili; 195 stalle inagibili; 65 scuole inagibili; 25.000 persone assistite (in strutture, palazzetti e alberghi oppure in autonoma sistemazione o da parenti o ancora che hanno dormito in auto); 3000 beni culturali da verificare, un ospedale inagibile (Amandola) e uno parzialmente inagibile (Fabriano).
Sono i numeri che descrivono la situazione del territorio marchigiano all’indomani dell’ultima tremenda scossa di terremoto del 30 ottobre, che è seguita agli eventi sismici del 26 ottobre e ancora prima del 24 agosto. Scosse che hanno modificato pesantemente non solo il volto della nostra terra, ma anche la realtà economica e sociale delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, in particolar modo le zone dell’entroterra, cuore di gran parte del mondo produttivo artigianale marchigiano, luoghi che custodiscono un patrimonio artistico e culturale a rischio scomparsa. Il terremoto, oltre a produrre migliaia di sfollati, disagi ai servizi, alla viabilità, centri storici pericolanti (laddove non siano totalmente scomparsi, con la conseguente necessità di messa in sicurezza delle opere d’arte), sta provocando lo spopolamento di borghi e cittadini, una gravissima battuta d’arresto della produttività e dell’economia turistica legata alle peculiarità della zona dei Sibillini.
Quotidianamente, da quel 24 agosto, gli uffici CNA ricevono le richieste di aiuto e supporti degli imprenditori: da allora, siamo al lavoro sul campo per diffondere informazioni, dare supporto logistico, mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi, di condivisione di laboratori e magazzini, di affitto di abitazioni e locali; da oltre due settimane giriamo il territorio per incontrare cittadini e imprese e discutere del decreto governativo, per aiutare nell’interpretazione di quanto previsto. Insomma, per capire cosa fare, e farlo subito.
Anche per questo, per aiutare il territorio a non mollare, è partito “Vetrine Sibilline – Ci ritorNiAmo”, progetto targato Cna Marche Sud, avviato per sensibilizzare l’acquisto dei prodotti tipici e tradizionali delle zone del Fermano, Maceratese e Ascolano colpite dagli eventi sismici. CNA propone una vetrina di aziende che aderiscono al progetto, con l’obiettivo di promuovere l’acquisto dei prodotti enogastronomici quale veicolo di rilancio, economico ma anche turistico, dei territori che in questo momento sono in grande difficoltà a seguito del terremoto. Si tratta di imprese del settore agroalimentare, aziende agrituristiche, vitivinicole, oleifici, birrifici, produttori di miele, confetture, prodotti di norcineria, dolci e liquori. Lo slogan del progetto è “Ci ritorNiAmo” perché siamo convinti che sia fondamentale ritornare a rivivere quelle zone, ridandogli il valore che meritano. Basta cercare Vetrine Sibilline sui siti delle nostre CNA territoriali, consultare l’elenco delle imprese, scegliere i prodotti e contattare le aziende. In occasione delle prossime festività, in collaborazione con il Circuito Marchex, sono state predisposte quattro tipologie di cesti regalo per due fasce di prezzo (iva inclusa, spese di spedizione escluse): c’è tempo fino al 10 dicembre per effettuare il proprio ordine seguendo le indicazioni presenti sulle pagine web di Vetrine Sibilline