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Partire da zero e arrivare a stampare 120 milioni di etichette ogni anno: è questa oggi la Gicher Stampa. Fondata da Maura e Vittorio, nel 1977, conta 38 dipendenti, oltre a Gaia e Giada, figlie e socie. Sono loro i protagonisti di CNA Storie del mese. Alle porte di Fermo, nelle Marche, si progetta, si elabora e si stampano senza sosta etichette per soddisfare tutti i gusti e per quietare tutti i capricci. Diamante Swarowsky per il vino destinato alla Cina, pennino d’oro per il Montepulciano d’abruzzo. E ancora: bassorilievi in legno e in tessuto.
“Eravamo leader nel settore dei moduli continui. I nostri clienti erano i più importanti gruppi bancari. Poi è arrivato Internet e ci siamo dovuti reinventare” racconta Maura. Da allora nasce l’intuizione delle etichette destinate oggi a decorare bottiglie di vino, flaconi di cosmetici, confetture. All’orizzonte, nuovi mercati. “Stiamo ottenendo tutte le certificazioni necessarie al settore agroalimentare. Una volta terminato questo percorso, l’idea è di esplorare il mercato farmaceutico” spiega Maura.
Vittorio e Maura: il sodalizio di una vita, dentro e fuori l’azienda
Nelle parole di Maura, una vita di sacrifici. E accanto, una presenza costante: quella del marito Vittorio. ” I sacrifici si fanno in due” dice Maura che racconta come sin dall’inizio dell’attività ognuno aveva un suo ruolo. “Percorrevo tra i 60mila e i 70mila chilometri l’anno da sola per promuovere l’azienda. Poi sono arrivati i primi rappresentanti”. Maura ha chiaro quanto sia importante l’attenzione al dettaglio e lo studio attento delle esigenze del cliente: “Noi puntiamo sulla qualità, investiamo nelle macchine. E studiamo a fondo l’azienda che ci commissione le etichette, così da intercettare le sue esigenze e fare le proposte giuste, quando ci è richiesto anche il progetto grafico”.
Pannelli solari per l’autoproduzione di energia
E poi c’è l’attenzione all’ambiente, a partire dall’ autoproduzione di energia rinnovabile ricavata dai pannelli installati sul capannone e dalle lampade led sui macchinari. Parziale, per un’azienda energivora come Gicher Stampa. “Oggi grazie ai pannelli ricaviamo 200 Kw. Ma è la metà di quello che consumiamo. Per questo stiamo valutando di acquistare un terreno per installare altre impianti destinati all’autoproduzione” spiega Maura.
Un mercato tutto italiano e per niente marchigiano
La Gicher Stampa produce etichette per aziende con sedi in tutta Italia, intercettando allo stesso tempo i gusti di un mercato globale. “I nostri clienti sono in tutta Italia e spediscono i loro prodotti in tutto il mondo. Ma è con amarezza che Maura osserva che dall’elenco delle regioni dove hanno sede le aziende clienti è del tutto assente il mercato marchigiano: “Nemo profeta in patria” risponde lapidaria, senza nascondere una punta di amarezza.
Maura ha un’esperienza di lungo corso con CNA che su un territorio vivace come le Marche ha una presenza radicata al fianco delle imprese. “Sono in CNA in tanti anni. E’ un’associazione che segue le aziende di tutti i settori tipi del territorio, offrendo assistenza e garantendo uno studio approfondito delle normative che cambiano velocemente”.
Gicher Stampa è la somma di tanti fattori: dell’affetto tangibile di chi lavora qui. Del sodalizio speciale con Vittorio, da cinquant’anni compagno di vita e di sacrifici. Dell’entusiasmo e della carica di Giada e Gaia. Ma soprattutto del carisma intramontabile di Maura. “A chi sceglie questa strada deve scorrere sangue di imprenditore nelle vene. Altrimenti non si va da nessuna parte”.