Grande disappunto della CNA di Roma per il ripristino della Ztl con, addirittura, la conferma del divieto di accesso alle moto nella zona del tridente.
L’emergenza economica che sta vivendo il centro storico di Roma, la cui Zona a traffico limitato, con un’estensione di 4,2 chilometri quadrati è la più grande d’Europa, non ha confronti con nessuna delle altre crisi precedenti, né con quello che avviene in altri luoghi della città o nelle località turistiche del resto del Paese.
“Il progressivo e drastico calo dei residenti – si legge in una nota della CNA provinciale – la chiusura delle attività turistiche a cominciare dagli alberghi, i dipendenti pubblici, e non solo, che continuano a lavorare in smart-working, hanno reso il I° Municipio una zona essenzialmente vuota e desolata. Non si capisce, pertanto, se non con una logica aprioristica del periodo pre-covid nel quale le esigenze da rispettare erano altre, quale sia la ragione per la quale oggi, nonostante le difficoltà economiche degli operatori, sia utile sfavorire l’utilizzo dell’auto per fare acquisti nelle botteghe artigiane, recarsi in un ristorante o andare a fare compere”.
“Le attività artigianali e dei servizi, la ristorazione e il commercio della zona stanno vivendo un dramma – prosegue la nota – e la mancata comprensione del contesto segna un punto bassissimo della politica di governo della città che, in circostanze drammatiche, dovrebbe fronteggiare le emergenze avendo chiare le priorità e, al limite, trovando delle mediazioni tra i diritti della cittadinanza e la necessità di tenere in vita le attività economiche”.
CNA Roma propone quindi di aprire i varchi della Ztl a partire dalle ore 11 del mattino consentendo in questo modo di contemperare le esigenze delle attività economiche con i problemi della viabilità. Nell’attesa che questa proposta possa essere accolta l’Associazione provinciale si dichiara disponibile ad un confronto di merito sin da subito.